Siamo finalmente giunti alla fine di questa serie di articoli ed è giusto concluderla con una descrizione passo a passo del procedimento completo di ideazione e sviluppo di una fonte di guadagno passivo, che farò ispirandomi al mio progetto personale già accennato nei precedenti articoli.
Il procedimento di creazione di un flusso di rendite passive è diverso per ogni persona, quindi anche se nel descriverlo farò riferimento a un mio progetto personale per dare un esempio pratico, da parte vostra non dovrà esserci necessariamente una riproduzione fedele dei passi da me seguiti visto che le vostre conoscenze, le vostre abilità e le vostre risorse potrebbero non essere allineate con le mie. Ciononostante sono certo che potrete ricavare moltissimo dalla descrizione che farò di questo mio progetto per la creazione di una rendita passiva.
Cominciamo, quindi, a entrare nel vivo del procedimento.
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Partiamo da un’idea
Il primo passo, com’è facile intuire, è l’idea su cui si baserà il progetto di guadagno passivo.
Il modo migliore per cominciare, quindi, è di prendere carta e penna e buttare giù un elenco di idee, dopodiché scorrere l’elenco e selezionarne una fra quelle che sembrano più realizzabili.
Abbiamo già visto come procedere nella generazione e scelta di idee per questo tipo di progetti, quindi non aggiungerò altro in tal senso.
Molte persone restano bloccate quando provano a scegliere un’idea da realizzare. Se vi capita di bloccarvi in questa fase non farete alcun progresso, quindi fate di tutto per superare questa prima fase. Insomma, prendete una decisione, qualunque essa sia.
Uno dei sistemi che preferisco quando devo scegliere fra diverse opzioni è quello di pormi la domanda “Quale mi rappresenta di più?”. Ciò mi permette di restringere di molto la scelta.
Nel peggiore dei casi, comunque, avrete sempre la possibilità di tirare la classica moneta o un paio di dadi e basarvi sul risultato per scegliere l’idea da portare avanti. Meglio entrare subito in azione che lasciarsi paralizzare dal dubbio e dall’indecisione. I vostri progressi saranno maggiori se scegliete di portare avanti qualche piccolo progetto anziché cercare di capire qual è l’idea perfetta prima ancora di cominciare. Alcune persone creative suggeriscono, in questi casi, di “sbagliare il più rapidamente possibile”, e personalmente lo considero un buon consiglio come alternativa all’immobilità.
Notate, inoltre, come scegliere un’idea non significhi lamentarsi del motivo per cui non si riesce a farlo. Così come non è la stessa cosa che affermare di non avere alcuna idea valida.
La verità è che idee valide per creare flussi di reddito passivo se ne trovano a iosa, infatti la parte più semplice del processo è proprio quella di tirar fuori un elenco di idee da cui partire. Se avete lavorato troppo a lungo in azienda forse i vostri impulsi creativi sono stati soffocati perché vi trasformaste in perfetti esecutori. Se proprio vi sentite incapaci di tirar fuori un’idea qualsiasi, provate a chiedere a un bambino cosa potreste fare per migliorare il mondo, e ascoltate ciò che ha da dire in proposito.
Nel mio caso l’idea che ho scelto fra quelle che mi sono venute in mente è stata quella di creare un prodotto digitale e metterlo in vendita. È un’idea che può sembrare semplice e realizzabile per moltissime persone, quindi avevo un motivo in più per sceglierla nel contesto di questa serie di articoli. Per quanto mi riguarda potrei vendere un prodotto simile attraverso il mio blog, ma altri possono farlo attraverso piattaforme come Amazon, iTunes e simili, a seconda del formato scelto per il prodotto digitale.
Perfezionare l’idea
A seconda della natura della vostra idea, potreste aver bisogno di definire dei dettagli ulteriori per poter procedere. Nel mio caso, si tratta di definire un argomento e un formato.
Anche in questo caso è possibile procedere con un vero e proprio brainstorming, scegliendo poi fra le opzioni che ne risultano e procedendo in tale direzione.
Non tentennate, decidete rapidamente. La vostra decisione non sarà perfetta, ma del resto non c’è alcuna necessità che lo sia. Scegliete semplicemente un’idea che vi sembra buona e procedete a definirla per poi poterla realizzare. Una volta che avrete completato una serie di progetti diventerete sempre più bravi a scegliere e definire nuove idee.
Nel mio caso, per il formato ho scelto di creare sia un ebook sia un audiocorso, quindi il prodotto sarà disponibile in due diversi formati, anche se il contenuto su cui si baseranno sarà lo stesso. Posso decidere di venderli assieme o separatamente, ma questa è una decisione che posso prendere in seguito.
Come argomento ho scelto la Realtà Soggettiva (RS), perché avendone già parlato sul blog ho notato che molte persone esprimevano il desiderio di approfondire il tema. Nel 2011 ho anche tenuto un workshop sulla RS, ma non tutti possono permettersi di seguire un workshop di tre giorni.
Nello stesso tempo, ho subito avuto l’impressione che mi sarei divertito a creare un prodotto del genere. Da quanto ho potuto vedere, non esiste molto materiale sulla RS, e quel poco che c’è mi è parso troppo superficiale o enfatico, e non riesce a spiegare il motivo dei limiti che derivano da un tipo di percezione o dall’altro.
Dubito che la RS sia un argomento dal quale potrò ricavare la maggior parte delle mie rendite passive, soprattutto perché è un argomento di nicchia e come tale non interessa a moltissime persone. Chi è interessato, però, è disposto ad approfondire in modo particolare. Si tratta, quindi, di un prodotto che dovrebbe avere un fascino particolare per un pubblico specifico, mentre tutti gli altri lo vedranno semplicemente come qualcosa di bizzarro. In ogni caso è un prodotto che affascina me in particolare, e sono più felice di rendere veramente felici alcune persone piuttosto che rendere moderatamente felici moltissime persone.
Quindi, sto scegliendo questo argomento perché penso che lo tratterei con piacere, perché sono convinto che ci sia un numero sufficiente persone disposto ad apprezzarlo e perché rientra in un’area in cui sento di poter dare un contributo valido e originale.
Infine, la RS è un argomento senza tempo, di conseguenza questo prodotto potrà avere una validità commerciale per molti anni a venire.
Innamoratevi della vostra idea
Il passo successivo è quello di innamorarvi della vostra idea.
L’errore che fanno moltissime persone è di guardare alle loro idee aspettandosi che siano queste a ispirargli la fiducia necessaria per andare avanti, come se un’idea fosse capace di infondere fiducia. In realtà, la maggior parte delle idee ispirano inizialmente una sensazione confusa e incerta. Dobbiamo, quindi, seguire l’approccio inverso ed essere noi ad attribuire alle nostre idee la fiducia necessaria per continuare.
La relazione che instaurerete con la vostra idea determinerà, infatti, quanto riuscirete ad andare lontano, e in buona parte avete il controllo su questa relazione e sul modo in cui si svilupperà.
Dove ‘vive’ la vostra relazione con un’altra persona, se non nella vostra stessa mente? Lo stesso vale per la vostra relazione con un’idea.
Se cominciate a pensare negativamente alla relazione con un’altra persona e vi lasciate sopraffare dal dubbio riguardo al vostro futuro insieme, come pensate che ciò influirà sulla relazione stessa? Finirà per distruggerla, ovviamente. Al contrario, se nutrite pensieri positivi e amorevoli nei suoi confronti, non pensate che ciò migliorerà la vostra relazione? Certo che sì.
Quando si tratta della relazione con un’idea le cose sono ancora più semplici. Trattate la vostra idea come se fosse la cosa più incredibile che abbiate mai visto. Rispettatela. Onoratela. Innamoratevi perdutamente di lei.
Non osservatela aspettandovi di ricevere da lei ispirazione e motivazione. Non cercate di spremerla come fareste con un’arancia per estrarne tutto il succo. Incanalate il flusso d’ispirazione nella direzione opposta, nutrendo e coltivando l’idea, dandogli forma e sostanza. Siete voi l’elemento creativo, non l’idea.
Se voi stessi non riuscite ad innamorarvene, come potete pensare che altri possano riuscirci? Un’idea non amata produrrà risultati di pessima qualità che nessuno vorrà mai.
Cercate di gestire questo approccio divertendovi, fatelo in maniera giocosa.
Nel mio caso, per fare un esempio, sto facendo in modo da innamorarmi della mia idea sul prodotto dedicato alla realtà soggettiva. Sto convincendomi che sarà il prodotto più interessante, profondo e coinvolgente mai creato sull’argomento.
Che importa se è vero oppure no? Ciò che importa è che infondere aspettative tanto positive in un’idea è divertente e motivante. I limiti autoimposti hanno l’unico effetto di rallentarvi, quindi non provateci nemmeno a muovervi nel senso contrario.
Una volta che avete scelto la vostra idea il periodo di valutazione è terminato. Come quando nasce un bambino, gli date un nome e lo portate a casa con voi. È troppo tardi per decidere se è stata o meno una buona decisione. È vostro, ora, e farete meglio ad imparare ad amarlo.
Delineate un flusso di guadagno per la vostra idea
Alcune idee si possono adattare facilmente a un meccanismo di rendite passive, altre invece richiedono qualche strategia e un po’ di ingegnosità.
Nel mio caso, trattandosi di un ebook e di un audiocorso posso ‘confezionarli’ come prodotti digitali scaricabili e metterli in vendita direttamente sul mio sito.
In seguito potrò distribuirli anche attraverso altre piattaforme come Amazon, ma per l’obiettivo di questo esempio dimostrativo cercherò di rendere tutto più semplice possibile.
Ma che succede se non avete a disposizione un sito molto frequentato come il mio? In tal caso non sarete in grado di generare un volume di vendite sufficiente e dovrete ricorrere ad altri siti e piattaforme per la distribuzione.
Quando pubblicavo videogiochi e non avevo ancora un sito con molto traffico dedicavo molto tempo al marketing dei miei prodotti. All’epoca ciò consisteva soprattutto nel caricarne le versioni dimostrative su centinaia di siti da cui la gente scaricava quotidianamente software gratuito, ma acquistavo anche delle pubblicità su altri siti, inviavo comunicati stampa e così via. Per un gioco ho trascorso ben sei mesi dedicandomi esclusivamente al suo marketing, ma ciò mi permise di decuplicarne il volume di vendite.
Se siete riusciti a innamorarvi della vostra idea avrete un sacco di motivazione per dedicarvi a queste attività, ma se non ci siete riusciti sono pronto a scommetterci che non farete molti progressi in questo senso.
Vedo ogni giorno moltissimi aspiranti imprenditori del Web creare e tentare di distribuire prodotti che non amano. In genere si sforzano di spargere la voce per qualche settimana, poi abbandonano la cosa e lasciano morire la fonte di guadagno. La gente percepisce che si tratta più che altro dell’ennesimo tentativo di entrare nel giro delle vendite online ed è restia ad acquistare. Quando si tratta di un prodotto che non si ama in questa situazione è facile abbandonare totalmente il progetto. Con un prodotto che amate davvero, invece, avrete la motivazione per continuare a promuoverlo e sostenerlo, e la gente reagirà di conseguenza.
Non basta creare un prodotto interessante e sperare che la gente lo acquisti, dovete fare in modo che la gente ne scopra l’esistenza. Una volta che gli avrete dato la spinta necessaria le vendite potranno diventare abbastanza automatiche, ma non aspettatevi che ciò accada spontaneamente solo perché avete creato qualcosa e lo avete messo a disposizione del pubblico su Internet.
Nel mio caso posso contare su alcune risorse di marketing che ho costruito e potenziato nel tempo, come il mio sito e la mia newsletter. Posso anche usare i miei account di Twitter e Google+ per diffondere la cosa. Pubblicare articoli sul blog mentre realizzo il prodotto può essere un altro modo per fare del marketing. Molte delle persone che hanno seguito la serie di articoli sulle rendite passive non saranno interessate a un prodotto sulla RS, ma alcune probabilmente sì. Di conseguenza potrebbe già esserci dell’interesse nel prodotto nel momento in cui lo lancerò.
Sul mio blog (e negli ebook) si parlerà sicuramente ancora di marketing, ma per ora voglio solo dirvi che il marketing del vostro prodotto richiederà sicuramente almeno tanto tempo quanto ne ha richiesto la sua creazione. Se non amate il vostro prodotto, quindi, preparatevi allo sforzo necessario perché sarà notevole, ma se lo amate state certi che la fase di promozione sarà molto meno faticosa.
Create uno schema dettagliato dell’idea
Il passo successivo sarà quello di tracciare uno schema dettagliato dell’idea, prevedendone i diversi aspetti.
Per il mio prodotto sulla RS ho creato uno schema come questo:
Parte I – Capire la Realtà Soggettiva
- Introduzione
- Cos’è la RS?
- Sogni lucidi
- RS e RO, il Principio di Equivalenza
- Capire le credenze, osservare o causare la realtà
- Cambiare le credenze
- Vivere soggettivamente
Parte II – Applicazione della Realtà Soggettiva
- La Legge d’Attrazione
- Creare la propria realtà
- Realtà soggettiva e denaro
- Relazioni soggettive
Parte III – Integrare la Realtà Soggettiva
- Fondere la soggettività e l’oggettività
- La realtà come storia
- Considerazioni finali
Si tratta, ovviamente, solo di una bozza, quindi lo schema dettagliato del prodotto finale potrebbe essere leggermente diverso, ma mi permette di cominciare a lavorare seguendo un piano preciso e di sapere cosa dovrò includere nel mio prodotto (per esempio la Legge d’Attrazione).
L’idea è di avere qualcosa che vi guidi nel vostro processo di sviluppo, ma non lasciatevi rallentare dalla sua definizione. Se impiegate più di un’ora a realizzare lo schema da seguire direi che gli avete dedicato già troppo tempo. Mirate a buttare giù qualcosa che sia almeno decente, ma se non ci riuscite accontentatevi di qualcosa di indecente, visto che potete sempre migliorarlo in seguito.
È piuttosto facile restare bloccati in questa fase, ecco perché vi sto spronando ad attraversarla velocemente. Se dovete progettare un’astronave o un ospedale ha senso pianificare con estrema cura ogni cosa, ma qui stiamo parlando di un prodotto digitale per giunta molto flessibile, quindi esagerare nella sua pianificazione rischia addirittura di complicare le cose. Tutto ciò che vi serve è un’idea di massima delle sue parti principali, in seguito potrete svilupparne i dettagli.
Create un semplice piano d’azione
Ora che l’idea è stata identificata e definita, come procederete per realizzarla?
I passi descritti finora sono piuttosto immediati e possono essere completati in un’ora o poco più. Se impiegate di più vuol dire che state gestendo la cosa con troppa insicurezza, quindi sforzatevi di prendere una decisione a ogni passo e andate avanti senza farvi troppi problemi.
Molte idee interessanti muoiono proprio nella fase che va da questo punto al completamento del progetto. Meglio, quindi, fare un po’ di attenzione al modo in cui porterete a compimento questa fase.
Quando si tratta di progetti come questo, gestiti da una sola persona, non ha senso lasciarsi rallentare da un’eccessiva pianificazione. Molta gente passa troppo tempo a pianificare un progetto e decidersi a entrare in azione, mentre sarebbe bastato poco entrare subito in azione e cominciare a lavorare su qualcosa.
Io prediligo l’approccio dell’azione immediata, anche perché ha funzionato sempre molto bene nel caso del blogging. Dal momento che in questo caso il lavoro è più complesso, tuttavia, ho fatto in modo che il processo di sviluppo fosse strutturato in modo da portarmi a mettere assieme il prodotto nella sua interezza.
Ecco, quindi, come ho pianificato il mio lavoro sul progetto:
- Ogni giorno fino a che l’ebook non sarà completato scriverò almeno 5000 parole di contenuto inedito, che diventerà materiale redazionale di qualità sufficiente per la pubblicazione. Il lavoro sarà svolto anche nei fine settimana.
- Continuerò ad aggiungere 5000 o più parole al contenuto finché non riterrò che sia completo e non ne sarò soddisfatto.
- Per ogni sezione butterò giù qualche appunto veloce per i punti chiave, le storie e gli esempi che intendo includere. Userò quindi il sistema di dettatura vocale del mio MacBook Pro per creare il documento di testo nel programma Pages. Nel caso non fossi soddisfatto di come procedo con questo sistema, tornerò alla digitazione tradizionale del testo come faccio per gli articoli del blog.
- Dopo ogni dettatura (o digitazione) farò una revisione del contenuto per correggere eventuali errori, aggiungere titoli di paragrafo e sotto-paragrafo e migliorare la struttura e la scorrevolezza del testo.
- Al termine di ogni giornata perfezionerò il contenuto esistente affinché raggiunta gli standard qualitativi di pubblicazione che in genere mi aspetto per quanto pubblico sul mio blog. Questa è una lezione importante che ho imparato quando sviluppavo software, ovvero di portare quanto scritto durante il giorno (in quel caso il codice) a un livello di qualità degno della pubblicazione a fine giornata. Conviene sempre correggere gli errori e migliorare la qualità appena possibile in quanto farlo alla fine richiederebbe tempi molto più lunghi.
- Una volta che la prima bozza dell’ebook è pronta farò un altro passaggio di revisione per individuare eventuali errori residui. Continuerò eventualmente a ripetere questo passaggio finché non sono certo della qualità del lavoro.
- Una volta che l’ebook sarà completato lo affiderò a qualcuno che sia bravo a impaginare per migliorare la formattazione del testo e creare eventualmente una copertina.
- Una volta che l’ebook è completo lo utilizzerò come traccia per registrare la versione audio. Se ho usato il sistema di dettatura per crearne il testo potrò eventualmente sfruttarne l’audio direttamente. La versione audio dell’ebook non sarà necessariamente fedele al cento per cento al testo, ma il contenuto fondamentale sarà lo stesso. Questo approccio potrebbe consentirmi di ottenere un prodotto audio finale più perfetto rispetto alla registrazione iniziale realizzata per la dettatura del testo. Utilizzerò probabilmente per la registrazione la stessa attrezzatura che uso per creare i miei podcast.
- Affiderò l’elaborazione dei file audio a qualcuno affinché li ottimizzi e aggiunga una musica introduttiva, li converta in MP3 e mi aiuti a confezionare l’audiocorso finale.
- Una volta che entrambi i prodotti saranno completi creerò le pagine di vendita relative, li includerò nel sistema di acquisto del sito, aggiungerò dei link nelle altre pagine e li annuncerò sul blog, nella newsletter e sui miei profili Twitter e Google+.
Ecco, in sostanza, il piano d’azione principale.
Ovviamente con un piano d’azione di questo tipo può accadere di tutto, compreso qualche problema. Per esempio potrebbe risultarmi faticoso raggiungere le cinquemila parole al giorno, oppure potrei dover utilizzare i weekend per riposarmi. Il sistema di dettatura del Mac potrebbe non rivelarsi pratico e potrei essere costretto quindi a digitare il testo. Tutto ciò non è un problema, visto che posso adattare il mio piano d’azione all’esigenza. L’obiettivo fondamentale di una pianificazione di questo tipo è soprattutto di avere la visione chiara di un percorso da seguire per giungere al completamento del progetto. Quanto ho scritto sopra, quindi, per me è più che sufficiente.
Devo anche mettere in conto dei viaggi che ho già in programma, quindi dovrò adattare il mio piano d’azione agli spostamenti previsti. Il primo viaggio, per esempio, è a meno di tre settimane da ora, e sarò via per quasi due settimane. Poi rientrerò per qualche giorno e in seguito farò un altro viaggio breve. Non credo sarà facile lavorare a quanto pianificato mentre sono in viaggio, quindi in tal caso ho già previsto l’eventualità di metterlo in pausa e continuare dal punto cui ero arrivato al mio rientro. I viaggi sono una parte importante del mio stile di vita, quindi per me è normale che i progetti richiedano più tempo se devo anche viaggiare durante la loro realizzazione.
So che riuscendo a raggiungere una certa quota di contenuto giornaliero e a perfezionarlo alla fine della giornata sarò in grado di completare l’ebook come previsto. Utilizzare poi tale contenuto per creare l’audiocorso dovrebbe rivelarsi un processo abbastanza lineare e veloce. Di conseguenza, anche se ci saranno delle pause dovrei riuscire a completare il tutto in tempi ragionevoli se sono costante nel seguire il piano d’azione tracciato.
Quanto prevedo sarà lungo questo ebook? Non saprei, forse sessantamila o centomila parole, equivalenti a una decina di ore di audio più o meno, ma potrebbe anche essere più lungo. Scriverò quanto è necessario per trattare in maniera esaustiva l’argomento e per ritenermi soddisfatto del risultato. La lunghezza non è determinante proprio perché si tratta di un prodotto digitale, infatti non ho intenzione di crearne versioni ‘fisiche’ come un libro stampato o un CD audio dato che c’è sempre meno richiesta per questi formati. Se qualcuno non vorrà acquistarli perché sono prodotti digitali, pazienza. La maggior parte dei visitatori del mio sito hanno un’età inferiore ai trent’anni e nei sondaggi che ho fatto in passato è risultato che la maggior parte di loro preferisce versioni digitali dei prodotti. Solo il due per cento ha affermato di non essere interessata ad acquistare prodotti che non hanno un formato ‘fisico’, quindi non mi conviene investire tempo e risorse nel creare prodotti fisici solo per soddisfare un due per cento extra di pubblico.
Relativamente al prezzo sono orientato a commercializzare l’ebook a 15 dollari, l’audiocorso a 15 dollari ed entrambi in versione combinata a 25 dollari. Penso sia un prezzo tutto sommato ragionevole, soprattutto per un prodotto di nicchia. Sono certo che potrei venderlo anche a un prezzo maggiore, ma non voglio che la gente percepisca il prezzo come un ostacolo.
La mia intenzione inziale, che ho già esposto in precedenza, era di creare un flusso di rendite passive di duemila dollari o più e che durasse almeno altri dieci anni. Se la vendita media produce un guadagno di venti dollari dovrò quindi vendere cento copie al mese, ovvero una media di tre copie al giorno. Considerando la quantità di persone che riesco a raggiungere con i mezzi a mia disposizione direi che si tratta di un risultato perfettamente raggiungibile.
Quali sono le vostre priorità riguardo alle rendite passive?
Ci sono moltissimi modi per creare un flusso di rendite passive, quindi è giusto che vi metta in guardia sulle precauzioni da prendere riguardo al modo in cui deciderete di ottimizzare il processo.
Molte persone cercano di massimizzare gli introiti, ma ciò spesso significa sacrificare altri aspetti in funzione del denaro, per esempio la capacità di gestire la comunicazione da un punto di vista ‘umano’. Per esempio potreste ritrovarvi a dover gestire la comunicazione in maniera più aggressiva da un punto di vista del marketing se volete convincere anche le persone che non sono istintivamente propense ad acquistare. Per quanto mi riguarda questo è un deterrente.
La mia motivazione deriva principalmente dal fare qualcosa di creativo e dal farlo con entusiasmo, dando un contributo alla vita delle persone e facendo in modo da riceverne in cambio un sostegno economico. Il punto cruciale, in ogni caso, resta quello dell’aspetto creativo del mio lavoro.
Un altro aspetto cui tengo particolarmente è quello di evitare dei grattacapi. Per esempio, non sono particolarmente preoccupato per la pirateria, quindi se qualcuno deciderà di procurarsi una copia illegale del mio prodotto, fatti suoi. Non credo che 15 o 25 dollari siano una richiesta tanto eccessiva per un prodotto interessante e particolare come questo.
Le vostre priorità e i vostri principi potrebbero essere diversi dai miei, quindi sentitevi liberi di adattare i progetti di rendite passive ai vostri desideri e punti di vista. Semplicemente, non presupponete che massimizzare gli introiti sia necessariamente l’approccio migliore nel vostro caso, soprattutto se ciò implica l’agire in maniera opposta a quanto invece fate di solito.
Ora tocca a voi
Se siete a questo punto decisi a realizzare il vostro primo progetto di rendite passive, vi incoraggio seriamente a scegliere un’idea, crearne uno schema di dettaglio iniziale e definire i passi che intendete percorrere per la sua realizzazione. Non c’è un momento migliore di adesso per farlo!
E ovviamente non sentitevi obbligati a seguire alla lettera l’esempio del mio progetto, anzi adattate ogni passo ai vostri ritmi e alle vostre preferenze, perché dovete sentire vostra l’idea e lavorarci nel modo che più si adatta a voi. Da parte mia, vi faccio un grande in bocca al lupo per il vostro primo progetto di rendite passive e per tutti quelli che, si spera, seguiranno!